Erano le 23:47 quando si è consumato il dramma; la Iva nazionale è
morta. Iva Zanicchi, nota al grande pubblico per le sue eccelse doti
canore, è deceduta in circostanze misteriose nel suo appartamento di
Cazzago Brabbia in provincia di Bodio Lomnago. La poliedrica artista è
stata vista in stato confusionale intorno alle 22:30 mentre urlava
epiteti irripetibili nei confronti di Giulio Tremonti. Queste le
premesse di una sciagura annunciata. Testimoni oculari hanno dichiarato
che dopo una serata brava a base di droga e tavernello, la soubrette ha
lasciato la taverna per dirigersi verso la sua abitazione, lanciando
insulti, tra un rutto e l'altro, verso il politico leghista. Stando alla
ricostruzione dei fatti sembra che la Zanicchi non avesse accettato di
buon grado l'aumento di taglia imposto da Tremonti. A nulla sono valsi i
tentativi di spiegazione degli avventori della taverna, i quali resisi
conto del fraintendimento della diva, hanno cercato di spiegarle che non
era lei l'Iva oggetto della manovra. Sforzi vani, dato che la
presentatrice è stata trovata appesa alla maniglia della porta di casa
dal figlio del cugino della sorella del vicino di casa, un immigrato
senza permesso di soggiorno che risponde al nome di Gino Brambilla. La
polizia locale, intervenuta tempestivamente, ha arrestato il Brambilla e
il cadavere della Zanicchi per un interrogatorio incrociato. Iva
Zanicchi, intervistata in merito al suo decesso ha dichiarato: "La droga
è ok, ma il tavernello ti uccide".
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