Buone notizie per i contribuenti alle prese con la tassa sui rifiuti.
La Tari (ex Tarsu e Tares) può non essere dovuta se si è in grado di
dimostrare che l’unità immobiliare a cui fa riferimento è inoccupata e
si è già versato lo stesso tributo per l’abitazione in cui si è
residenti.
Questo è quanto affermato dalla Commissione Tributaria Regionale di
Roma con la sentenza numero 7001/14 che ha annullato un avviso di
accertamento per omessa dichiarazione della Tari e mancato pagamento del
relativo tributo impugnato per il fatto che che, nell’immobile, non
aveva di fatto mai abitato. I giudici di secondo grado gli hanno dato
ragione dal momento che tale circostanza era stata dimostrata a mezzo di
dichiarazione spontanea inviata dal ricorrente al Comune di Roma. Lo ha
riferito il portale “La legge è uguale per tutti” ricordando che il
Ministero ha più volte precisato che la presenza di mobili ed
elettrodomestici o l’attivazione delle utenze (per esempio, l’acqua o la
luce) costituiscono presunzione semplice dell’occupazione dell’immobile
lasciando al contribuente l’onere di dimostrare il contrario, ossia il
fatto che comunque l’abitazione è rimasta del tutto inoccupata.
La mancanza di allacciamenti può essere facilmente provata attraverso
documentazione scritta, e questo stando a questa sentenza sarebbe
sufficiente per ottenere la cancellazione della tassa.
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