sabato 24 gennaio 2015

Fisco, la procura di Milano chiede il processo per Gianna Nannini

La Procura di Milano ha chiesto il processo per Gianna Nannini, la cantante accusata di un'evasione fiscale di 3 milioni e 750mila euro. L'udienza preliminare si aprirà davanti al gup di Milano il prossimo 3 marzo.
Fisco, la procura di Milano chiede il processo per Gianna Nannini
La richiesta di rinvio a giudizio per la rockstar è stata avanzata il mese scorso dal pm di Milano Adriano Scudieri, titolare di un'indagine che ad aprile 2014 ha portato anche i militari del nucleo di Polizia Tributaria della guardia di finanza di Milano a sequestrare la villa della cantante, con magazzini, scuderie a autorimessa, che si trova nel senese. Villa che è tuttora risulta sotto sequestro.

Procura: "Dal 2007 al 2012 evasi 3 mln e 750mila euro" - Secondo la ricostruzione del pm, Gianna Nannini, tra il 2007 e il 2012, avrebbe sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro interponendo tra la sua società milanese, la Gng Musica srl, e le case discografiche Sony e Universal, una società di diritto irlandese e un'altra di diritto olandese. Questo, si ipotizza, in modo da non pagare al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti in quanto delocalizzati in Stati in cui la tassazione è più favorevole.

"Calcolate come spese, arredi e mobili per le case delle cantante" - Una quota di questa evasione (126mila euro) sarebbe, inoltre, stata realizzata detraendo dalle dichiarazioni dei redditi costi "inerenti attività canora" e che invece (dopo che la Gdf ha sentito fornitori e operai), per l'accusa, sarebbero serviti non per i palcoscenici dei concerti ma per arredi e decorazioni per il bosco di una casa che la Nannini possiede a Piacenza. Con parte della somma evasa, la cantante avrebbe anche comperato un appartamento nel quartiere londinese di South Kensington.

Difesa Nannini: nessuna evasione - "Proprio in questi giorni la difesa è entrata in possesso di nuova e decisiva documentazione capace di provare che non c'è stata nessuna evasione". Lo afferma l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore della cantante. "Nei prossimi - afferma il legale - porterò questi atti alla magistratura che potrà constatare l'insussistenza dei fatti contestati. Oltretutto si tratta di accuse che riguardano una società e non certamente Gianna Nannini".

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