sabato 24 gennaio 2015

Suora-mamma, il convento svela: ''Era stata violentata in Africa, ecco la sua storia... ''

E' stata violentata in Burundi la suora che pochi giorni fa ha partorito all'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino, nelle Marche. ''Non l'ho detto perché avevo paura, ora però voglio tenere il mio bambino''. E' quanto la religiosa diventata mamma ha confidato alle consorelle del monastero. E' proprio una consorella a raccontare come sono andate le cose. La neomamma, che a detta del convento non avrebbe ancora preso i voti, è originaria del Burundi.
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''Quando è entrata nel nostro convento - ha spiegato la suora a Repubblica - era già in stato interessante, ma lei non ce l'ha detto subito e noi abbiamo rispettato il suo segreto. Lo ha nascosto perché aveva timore, ci sono molte differenze culturali tra l'Italia e il Burundi, lei ha subìto una violenza nel suo Paese, sentiva il peso di questo''. La suora poi conclude: ''Certo, ha scelto di tenere il bambino, stanno bene entrambi, noi non abbiamo nulla da commentare''. La protagonista è una religiosa 35enne, nata in Burundi, arrivata a San Severino lo scorso maggio. La donna, accolta nel convento delle Sorelle missionarie dell'Amore di Cristo domenica sera ha dato alla luce un bambino. La donna, alta, bella e di costituzione robusta, si è recata al pronto soccorso: ha lamentato fitte alla pancia, ma i medici hanno subito capito che si trattava di doglie. Portata d'urgenza al reparto di ostetricia, la religiosa, domenica alle 21, ha dato alla luce un bel maschietto di tre chili e 600 grammi. ''Lo voglio tenere'', è stata la scelta della neomamma, che è stata dimessa venerdì, mentre il piccolo è stato trasferito per accertamenti a seguito di qualche piccolo problema respiratorio alla nascita, nella Neonatologia dell' ospedale di Macerata. I medici hanno preferito tenerlo sotto osservazione a scopo precauzionale, dopo una gravidanza portata avanti senza alcun controllo medico. La donna ha deciso di non prendere i voti.

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