sabato 14 febbraio 2015

Madre brucia vive le tre figlie. E chiama il marito: "Ascolta le loro urla"

Il marito l'ha trovata in giardino, tranquilla, in piedi accanto al capannone ancora fumante. Lei lo ha guardato negli occhi e gli ha detto: "Dieci minuti di urla e poi è finito tutto". Nel capannone c'erano i corpi carbonizzati delle tre figlie della coppia: Omy, due anni, Abbygail, quattro, e Madyson, sei. La donna, Thioro Mbow, 35 anni, aveva riempito la stanza di carta per poi sbarrare la porta e appiccare il fuoco. E' successo mercoledì a Lennik, un paesino vicino a Bruxelles, in Belgio. La pazzia si è scatenata nella mente di Thioro quando ha ricevuto la lettera di un avvocato con la quale il marito, il 55enne Hellmut Ulin, le chiedeva la custodia delle bambine.
Dopo aver rinchiuso le figlie ha telefonato al marito per costringerlo a seguire in diretta che fine stavano facendo le sue bambine. "Ascolta le loro urla - gli ha detto mentre le piccole morivano tra le fiamme che si levavano alte - Anch'io le sento, ma non farò nulla per salvarle. Faresti meglio a sbrigarti e correre qui, ma quando arriverai sarà troppo tardi per salvarle: non sopravviveranno. Non ti consegnerò mai le mie figlie".

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